venerdì 2 gennaio 2015

2015: Italians Downs it better, Amadeus, Bionda e qualcos'altro.

Eh già...perchè dopo il classicissimo riepilogo dell'anno appena trascorso, non potevo che cadere nelle grinfie di un altro evergreen di questo periodo, ovverosia il classico post "i miei buoni propositi per l'anno che viene". 

E quindi vi frego ancora 3 minuti del vostro tempo, per raccontarvi quello che farò-vorrei fare-mi piacerebbe fare-non riuscirò mai a fare in questo 2015.

Di SDW50 ho già detto e ridetto. Un breve riepilogo: 50 miglia. Stop.


Photo courtesy Luigi Fumero

No, in realtà qualcosa di più dai. Sarà anzitutto la mia prima partecipazione ad una 50 miglia, una distanza che ho sempre immaginato, sognato e che cerco dal primo giorno che ho infilato delle scarpe da corsa (e che cercavo meno il giorno seguente al mio primo trail - Laigueglia 2011 - quando neppure riuscivo a camminare diritto). Tutto ignoto ovviamente, tanto l'esperienza della gara in sè quanto il percorso di allenamento per una roba così. Ma visto che da Woodeniano convinto considero fermamente il secondo più importante, carico, pieno di cose ed esperienze rispetto alla prima, cerco di godermi al massimo questi mesi di avvicinamento e di scoperta di me stesso e della mia corsa, e di vedere dove tutto questo mi porterà. 

In più, tecnicamente parlando, sarà anche un gran percorso. Il SDW cavalca una terra alla quale sono molto affezionato, quei posti trasudano di ricordi e immagini di grande godimento di un bambino che vede per la prima volta le leggendarie Cliffs tra Dover e Eastbourne, e poi...e poi...beh, see you in Worthing.

Parentesi: fantastico tra l'altro pensare a quanti amici saranno sui Downs quest'anno: MC, Davide e Luigi sul NDW50 e il grande Piero sul NDW100. Non vedo l'ora di seguirli e fare il tifo per loro! Davvero Italians Downs it better!

Secondo delirio dell'anno. Eh certo, visto che giusto tre giorni fa scrivevo del perchè mai avessi pensato lo scorso anno di correre una 100k, ecco che al pomeriggio del 31/12 mi sono trovato a rifare la cazzata di reiscrivermi pure, ad una 100k. 

E visto che gli Ulm-guys hanno deciso di prendersi un anno di pausa (ma il Manu non dimentica...), ho scelto di mettere il mio nome nella lista starter alla Mozart 100 di fine Giugno.



I want you   Picture courtesy Wolfgang Amadeus Mozart AKA The Genius

Luogo: Salisburgo e dintorni (ovvio, con un nome così...). Tipologia di corsa: 100 km appunto (da qualche parte si legge 101,5, ma la sostanza è quella), Panoramalauf: che significa, percorso in prevalenza su asfalto, con tratti in Weg o Pfad, dove c'è da correre, e pure tanto; diciamo un tipo di terreno assimilabile a Ulm. In più, 2300 mt di disl., che magari non la connoteranno come una super via Crucis di quelle che i companeros del Terzo ad esempio si sorbetteranno quel weekend a Cortina, ma è comunque roba che ti resta nelle gambe. Last but not least, la formula su due giri (il secondo giro diverso dal primo e più lungo, perchè si tratterà di girare intorno al  Fuschlsee): interessante, vorrà dire che nel caso cadessi nel tunnel del rimorso da ultra più profondo, dopo 46 km circa potrò andare in una Konditorei a strafogarmi di Mozartkugeln.

I motivi della mia scelta: della "missione 100" ne ho già scritto. Poche storie: la tripla cifra tira, e pure tanto. E vedi alla voce SDW, mi fa piacere l'idea di provarmi su una distanza del genere. 

In secondo luogo, sono dei gran posti, non lontanissimi da casa, dove gira buona birra e buona gente.

Terzo: appunto..Terzo, basta l'aggettivo. Portare il Terzo Ristoro Social Club in terra austriaca fa parte dell'opera di evangelizzazione alla quale ogni buon Tercero è tenuto, quindi...


In hoc signo vinces

Ultimo punto: fanculo, lo dico, per quel che vale. Vuoi mettere il brivido di correre una Western States qualifier? Se mai la chiudessi infatti (e se mai la chiudessi in u-16), potrei provare l'ebbrezza del big hat a fine anno. Che non vuol dire un cazzo, perchè anzitutto dovrebbero avverarsi le due condizioni sopra descritte (finisher e u-16 hrs), però mi farebbe respirare per un attimo in prima persona l'aria pungente di Squaw a fine Giugno e insomma...sono cose da runner. 

Comunque fino ad Aprile la testa è tutta su SDW. Da quando avrò posato nuovamente il borsone in casa, speriamo con dentro una medaglia finisher marchiata Centurion, guarderò verso Salzburg.

E questi sarebbero quantomeno i due "obbiettivi" dell'anno, quelli almeno già un po' inquadrati, se non altro perchè mi ci sono già iscritto.

Per il resto, andiamo nell'insondabile, almeno per ora.

Ad Agosto anzitutto, vorrei tornare al Vertical Roccaro di Antonello and friends. Facile il motivo: il più importante Vertical europeo, per distacco, in un contesto di runneranza e cùmpa impagabile. Con stavolta solo una richiesta per Anto: bring back i numeri a pennarello in stile IM!

Where's my bier?! Photo courtesy Evento Sportivo

 In Autunno poi, e varrebbe anche come chiusura di stagione, mi piacerebbe fare qualcosa con La Bionda. Mi è spiaciuto infatti che nel 2014 abbia potuto farci solo un giro (parlo proprio di "numero di volte", avrei voluto tornarci ancora per onorare il più bel FKT italiano). Perchè invece dal punto di vista della giornata, fu un pomeriggio sensazionale, in compagnia del Dani; un grandissimo amico (e runner con le contropalle), temperatura perfetta per correre, discorsi e risate. 

Terzo Attitude. Photo Courtesy Daniele Nicoli

Tornerò quindi sulla Bionda, e stavolta lo celebrerò a dovere, come Terzo comanda.

E questo è più o meno tutto. 

E poi ci sono i buoni propositi all over the year.

Anzitutto, star bene fisicamente e cercare di gestirmi. Il 2014 tra le altre cose è stato pure l'anno nel quale ho fatto la conoscenza con IT-Band, che ora cerco di curare con attenzione, e con qualche cazzata di overuse di corpo e testa. Quindi teniamo giù la cresta, giorno per giorno e settimana per settimana, e prendiamo quel che viene, cercando il massimo godimento.

Poi ovviamente: l'amicizia e l'insiemanza Terzoristoro, in tutte le declinazioni possibili. Cose che vanno oltre le distanze e i confini, voglio poter correre questo 2015 guidato dalla mia crew, dagli amici di sempre. Trarre ispirazione dalle loro avventure e dalle loro storie, alzare una pinta ad ogni loro traguardo, perchè pure se pratichiamo discipline "solitarie" (che si tratti di running o bici o tri, poco importa), sono quelli che ci stanno intorno a darci benzina e a costruirci come persone e atleti, e per questo davvero non potrei chiedere compagnia migliore. Che sia un anno fottutamente Terzo guys!

E sempre alla voce amicizie: farne di nuove, perchè no. Per questo non vedo l'ora di andare di là del Canale, conoscere facce nuove, respirare il fantastico ambiente dell'ultrarunning inglese (poco da fare, se parliamo di sport culture: sono millenni avanti, mentre nel Belpaese si sta ancora discutendo di federazioni, politica e cazzate varie...ma questa è un'altra storia). E poi ovviamente, urgerà birra con il grande Luigi, sezione Third Aid Station UK, per l'opportuno gemellaggio con la Dritte Verpflegungsstation.

Più bici, e questo è certamente un altro bel proposito. L'anno scorso, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per la caduta di Agosto che di fatto ha posto fine alla mia stagione in BDC, sono andato davvero pochino. Serve rimediare. Inoltre pedalare fa bene (possibilmente stando sulle due ruote), libera testa e gambe, eccetera eccetera. L'ho sempre integrato benissimo con la corsa (chissà poi perchè ti dicono che invece no, sono due cose totalmente opposte...sì sì bene, dillo a Macca e compagnia...), e quindi avanti così.

E infine, altra buona idea per questo 2015: fare quello che ho fatto adesso. Ovverosia, scrivere di più, raccontare quello che faccio, condividere se possibile qualche pensiero e idea, dare qualcosa di positivo a me stesso e agli altri. 

E per questo in chiusura di post ringrazio i 4 gatti che ogni tanto passano di qua e leggono 'sta roba, e che magari ne leggeranno ancora in questo anno che viene. Senza di voi, non avrei mai avuto voglia e testa di rimettermi a dare colpi a caso alla tastiera del PC. 

Che sia un anno di sogni, delirio, birre e gran sudate.

Sempre e comunque, on trail.

Manu   

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